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22 03 2009 - CAMPIONATO ITALIANO A SQUADRE 2009

Serie A1

Anche quest'anno (come lo scorso) i gironi del campionato italiano a squadre serie A1 si sono svolte con il criterio della “concentrazione”, tutte e cinque le partite da disputarsi in un unico weekend.

Personalmente trovo che questa formula consenta di apprezzare maggiormente il clima da torneo. Le squadre sono concentrate sulla competizione, tutti insieme con uno spirito realmente di aggregazione.

La cronaca. Venerdì mattina ci troviamo intorno alle 10 alla stazione di Legnano, dove giunge con il treno Fabrizio Bellia, il forte MI che da due edizioni fa parte della nostra compagine. Il vantaggio del suo inserimento è doppio: non solo beneficiamo del contributo di un giocatore così forte, ma “slittiamo” anche di una scacchiera, incontrando tutti avversari sulla carta meno ostici.

Gli altri componenti della squadra sono ben noti. Carlo Barlocco, vecchio leone dello scacchiamo legnanese schierato in seconda scacchiera. Enrico Pozzi , maestro che considero dotato di una forza pratica di gioco veramente notevole e se avesse solo un po' più di tempo per la preparazione teorica sarebbe veramente fortissimo. Davide Sgnaolin, il più giovane della squadra, garanzia assoluta, dotato di un gioco molto solido e profondo. In questi ultimi anni si è sempre mantenuto sopra i 2200 mostrando un gioco di livello magistrale. In ultimo il sottoscritto, Alessandro Burlando, destinato a giocare in quarta scacchiera con l'obbiettivo di incassare quanti più punti possibili.

Dopo la sistemazione in albergo e un pranzo di rito ci attendeva nel pomeriggio di venerdì la squadra sulla carta più forte, la compagine di Desio. In prima scacchiera Bellia affrontrava Trabattoni (un giocatore che io ricordo qualche anno fa come fortissimo), in seconda Barlocco se la vedeva con Passoni, in terza Sgnaolin era opposto al più giovane Lapiccirella e io in quarta affrontavo Mariani. Il nostro capitano – Pozzi – riposava.

L'incontro è stato molto combattuto. Barlocco perdeva con Passoni, Bellia e Trabattoni pattavano, Sgnaolin aveva una posizione difficile e io stavo meglio. Incredibilmente una svista di Lapiccirellla regalava addirittura la vittoria a Sgnaolin e io regolavo Mariani. Risultato finale: vittoria per 2 ½ a 1 1/2 , miglior esordio non era possibile.

La mattina seguente, dopo una veloce colazione, ci attendeva lo scontro con la squadra di Monza, sulla carta era più debole di noi e contavamo di fare bottino pieno. Bellia con il nero era opposto a Marelli, Barlocco con il bianco affrontava Di Fonzo, in terza Sgnaolin con il nero affrontava Radice e in quarta Pozzi con il bianco affrontava Cereda. Io riposavo.

Qui iniziavano le nostre disavventure. Barlocco perdeva praticamente in apertura contro Di Fonzo e dopo poche mosse a Pozzi suonava il cellulare! Il regolamento del CIS non è così chiaro su questo punto e a posteriori abbiamo appurato che non avremmo perso il punto, ma Marelli (il capitano della squadra di Monza) reclamava subito la vittoria di Cereda. Il parziale era quindi 2 a 0 per Monza. Sgnaolin riusciva ad avere la meglio su Radice ma in prima scacchiera la partita di Bellia (un finale di torri dove il nostro aveva un pedone in più) sembrava patto. Lo spettro della sconfitta incombeva. A questo punto Bellia sfoderava una tecnica straordinaria e – complice alcune inesattezze di Marelli – vinceva un finale con una precisione straordinaria. Risultato finale 2 a 2!

Eravamo oltremodo soddisfatti di come eravamo riusciti a lottare contro la sfortuna (il cellulare di Pozzi) e una decisione non corretta (il punto perso).

Nel pomeriggio ci toccava Torino. In prima scacchiera Bellia aveva il bianco contro Pulito, Sgnaolin aveva il nero contro Barletta, Pozzi affrontava con il bianco Gallucci e io giocavo con il nero contro Sorcinelli. Pozzi perdeva per il tempo contro Gallucci, Sgnaolin ipnotizzava Barletta e vinceva una partita in cui era sempre stato un po' peggio e io vincevo contro Sorcinelli. In prima scacchiera Bellia aveva come minimo la patta (sufficiente per vincere) ma continuava e vinceva il finale di donne. Risultato 3 a 1!

La promozione in serie Master era a un soffio. Ci mancavano due incontri di cui uno – quello contro La Spezia – non si sarebbe giocato. La compagine ligure aveva dato forfait e tutte le squadre stavano incassando un 4 a 0.

La sfida decisiva la domenica mattina contro Genova. Genova aveva giocato le prime tre partite in tre giocatori dando forfait in seconda scacchiera (?!?). Nell'incontro contro di noi – per la prima volta – si presentavano al completo!

Gli accoppiamenti vedevano Bellia (nero) contro Kreutzer, Sgnaolin contro Fossati, Pozzi contro Cirabili e io contro Astengo.

L'incontro era stregato. Bellia perdeva inaspettatamente contro Kreutzer.Io travolgevo Astengo con un gioco molto brillante (partita in pubblicazione) ma perdevo inspiegabilmente il filo, avevo un lungo passaggio a vuoto e mi ritrovavo in una posizione persa! Sgnaolin non riusciva a prevalere contro Mollero (patta) e anche Pozzi non riusciva a piegare Cirabisi in finale. Io riuscivo a stento a pareggiare dando perpetuo. Risultato finale 1 ½ a 2 ½. Era la sconfitta!!

Nel pomeriggio Genova vinceva ancora (contro Monza), mentre Desio pareggiava con Torino regalando la promozione in serie Master a..Genova !!

Mai risultato è stato più amaro. Ci sarebbe bastato un mezzo punto in più contro Monza o contro Genova e saremmo passati noi.

Se il cellulare di Pozzi non ne avesse causato la sconfitta (non regolare la decisione) avremmo almeno pareggiato e saremmo passati noi. Se avessi vinto la mia partita contro Astengo avremmo pareggiato e saremmo passati noi. Ma la storia non si fa con i “se”. Rimane il rammarico e soprattutto l'amarezza di aver subito degli sfavori. La regola del cellulare applicata arbitrariamente, Genova che schiera 3 giocatori lasciando – erroneamente – il buco in seconda scacchiera (la scacchiera vuota deve essere l'ultima) per tre volte consecutive. Poi quando incontriamo noi Genova si schierano in quattro, per la prima volta.

Rimane il ricordo di un'esperienza positiva, di un torneo giocato ad alti livelli, di uno spirito di squadra goliardico e positivo. Speriamo nel prossimo anno!